La grotta è raggiungibile attraverso una diramazione del Sentiero 81 di San Bernardino ed è visitabile durante le giornate di apertura organizzate dalla Pro Loco Mossano o contattando direttamente la Pro Loco per prenotare visite di gruppo.
GROTTA DI SAN BERNARDINO
Cavità naturale di importanza storica nella località di Mossano sulla quale spicca un pinnacolo di roccia alto una decina di metri e unico nei Colli Berici. La grotta ha una lunga storia, frequentata già nel Paleolitico, i primi scavi sono iniziati nel 1959, dai quali sono emersi resti animali e umani: tre denti e una falange appartenenti a uomini neanderthaliani vissuti più di 200 mila anni fa. Ma la scoperta più interessante sono i diversi focolari con ceneri, risalenti a 250mila anni fa, tra i più antichi ritrovati. Queste rappresentano importanti testimonianze dell’adattamento umano agli ambienti freddi, che nella vita quotidiana cacciava e mangiava animali e si proteggeva dal freddo con le loro pelli. Un altro aspetto significativo è il ritrovamento di manufatti in selce recuperati nella parte inferiore della grotta, che attestano metodi di lavorazione Levallois, tecnica di scheggiatura della pietra.
Si hanno notizie del suo utilizzo come eremo a partire dal tardo Medioevo e fino all’Ottocento, la tradizione vuole che la grotta abbia ospitato San Bernardino da Siena, da qui il nome dell’eremo.
Nel 1510 avvenne un grave eccidio della popolazione mossanese. In seguito a un attacco la popolazione si rifugiò nella grotta ma le truppe nemiche scovarono e soffocarono con fuoco e fumo le persone imprigionate nella cavità. Dopo questo episodio la grotta venne trasformata in chiesa rupestre e dedicata a Santa Maria delle Grazie, diventando così un luogo di culto. Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento la grotta venne spogliata del suo contenuto, rimanendo oggi un affresco di S. Bernardino piuttosto deteriorato e un bassorilievo scolpito nella roccia viva raffigurante la Madonna con il Bambino.
Data la sua grande rilevanza antropologica e archeologica nei primi anni 2000 il sito è stato oggetto di un grosso progetto di recupero. Nel 2006, a lavori terminati, è stata inaugurata.