
CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA

Nel 1504 Gaetano Thiene appena laureato a Padova lasciò la città e si trasferì nella tenuta di famiglia presso Rampazzo. É qui che maturò l'idea di erigere una cappella per istruire la popolazione locale alla fede cristiana.
A Rampazzo c'era già una chiesa (San Fermo) ma era troppo lontana dal castello dei Thiene e il curato veniva saltuariamente a ufficiare le celebrazioni. Per questo Gaetano assieme al fratello Gian Battista decise di iniziare l'opera. Il 10 giugno 1505 fu la data presunta della conclusione dei lavori della cappella dedicata a Santa Maria Maddalena. La chiesa occupava l'area dell'attuale presbiterio, era molto più bassa, il pavimento era in terra, aveva delle finestre con vetri, l'occhio sopra la porta d'ingresso, non si conservava l'Eucarestia.
Nel 1704 i conti Michele e Giacomo Thiene furono i fautori del primo ampliamento, che comprendeva la costruzione del coro con l'altare maggiore e gli altari dedicati a San Gaetano e alla Vergine col prolungamento della navata centrale, la cupola e il campanile “vecchio”. Vi è conservata una pala di Giambattista Tiepolo rappresentativa de l’Apoteosi di San Gaetano Thiene; è contemporanea agli affreschi di Villa Valmarana (1757) e venne commissionata dalla famiglia Thiene. La piccola chiesa presente nell’affresco vuole ricordare la costruzione voluta dallo stesso Santo.