VISITARE ROGGIA MAESTRA E I MULINI

Lo scavo della roggia risale al 1120 circa ed è stato realizzato per conto dei Conti Maltraversi. L'acquisto dei diritti irrigui da parte dei nobili Da Marano risale al 1284. È stato ipotizzato che, in seguito allo scavo dell'alveo della "Roza" medioevale, a tutti gli abitanti di Marano fosse concesso il diritto di pascolo ed erbatico, ovvero il privilegio di far pascolare il bestiame o di tagliare l'erba, nei territori non recintati, nel periodo dell'anno intercorrente fra la festa di S. Gallo (16 ottobre) e di S. Maria (25 marzo).

Lungo la roggia nacquero le prime manifatture. Vennero costruiti magli per il ferro, molini e folli per la lana. Il capitello è stato restaurato una prima volta nel 1980 ed una seconda nel 1996 quando nella nicchia centrale è stato sovrapposto un dipinto, su apposito pannello, con l'immagine della Sacra Famiglia riconfermando la dedicazione che con tutta probabilità ha avuto fin dalle origini. Dietro la tavola ci sono tracce dell'affresco originario reso poco leggibile dal trascorrere del tempo e dai gravi danni strutturali subiti dal capitello. Gli affreschi dei due santi delle nicchie laterali sono stati restaurati nel 1966.

I mulini
Sorti lungo la Roggia maestra, sono documentati dalla fine del 1200. Originariamente appartennero a famiglie nobili. I meglio conservati si trovano uno in Via Molette, ancora funzionante, e uno in Via S. Maria, contenente interessanti macchinari per la molitura. Resti di antichi mulini sono visibili in Via Fogazzaro, alla conduttura d’acqua delle Ca’ Vecchie, in Via Vittorio Veneto e in via S.Lucia.

Indirizzo: Marano Vicentino -
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