CASTELLARO - MONUMENTO AI CADUTI
Il Castellaro, piccola altura artificiale sulla quale si erge l'attuale chiesa arcipretale di S. Maria Annunziata è strettamente legata all'evoluzione storico urbanistica del centro urbano.
Il Castellaro, già al tempo dell'insediamento romano nel territorio maranese, rivestiva una posizione strategica nell'ambito della suddivisione agraria romana oltre a collocarsi in prossimità della direttrice della via Summano, che univa Vicenza con le campagne a nord fino a Schio e Santorso. È quindi ipotizzabile che sul Castellaro esistesse una torre di vedetta, giacché la sua posizione precedeva le aree militari pedemontane (in della località Cabrelle): probabilmente nel IV secolo d.c. era funzionale all'avvistamento di incursioni barbariche che si potevano avvicinare alle ricche zone di Schio e Santorso.
Nell'Alto Medioevo nel Castellaro venne edificato, per opera degli abitanti del villaggio, oppure per intervento di nobili latifondisti sicuramente ghibellini, un baluardo di difesa per i villici del luogo costituito da poderose mura entro le quali gli abitanti potessero rifugiarsi nel caso sopravvenissero le sporadiche, ma cruente invasioni degli Ungari che interessarono la penisola nel IX secolo. La distribuzione dell’impianto difensivo è da far risalire a quando l’agguerrita città di Padova, nell’anno 1263 sconfisse la fazione imperiale ghibellina di cui faceva parte Ezzelino da Romano. Con l’assegnazione dell’investitura feudale dei Da Maranao a partire dall’anno 1276 essi edificarono, nella motta del Castellaro, un vero e proprio castello gentilizio, come si evince dalle mappe del XVII e XVIII secolo che dimostrano la possibile localizzazione di un maniero medievale. La distruzione del castello dei nobili Da Marano può essere posta in relazione agli anni intercorrenti tra il 1312 e il 1317 allorché i ghibellini sconfissero la fazione padovana dei guelfi alla quale in un secondo momento i feudatari maranesi avevano aderito cambiando la loro alleanza originaria.
Il toponimo “Castellaro” era radicato nelle consuetudini paesane a testimonianza della possibile edificazione nel luogo di un castello a suo tempo distrutto. In un documento del 1436 troviamo l’espressione “in ora Castellari”, ossia nella contrada Castellari.
Monumento ai caduti
Si trova in Piazza Silva e venne inaugurato nel 1923. L’insieme è di pregevole fattura. Il progetto è opera dell’architetto Vincenzo Bonato di Schio.