VISITARE CA’ ALTA

La Cà Alta è un imponente edificio quattrocentesco in stile gotico. Per secoli fu l’abitazione più alta del paese e da questa caratteristica deriva il toponimo. Poggiava infatti su un rialzo artificiale in prossimità dell’incrocio tra via S. Lorenzo e via Braglio. La villa originariamente sorgeva in aperta campagna ed era recintata: la recinzione potrebbe aver dato il nome alla via sulla quale prospetta, poiché “bragio” in dialetto veneto, significa recinto. Difficile individuare gli antichi proprietari: forse si trattava di esponenti legati alla dominazione scaligera; secondo altri dei Conti Capra oppure dei Da Marano.

Oggi lo stabile è circondato da edifici sorti in maniera disordinata. Di difficile lettura sono gli impianti originari e le antiche adiacenze. La villa sorge su rovine preesistenti, probabilmente romane e giace in uno stato di degrado e abbandono. Il lato sud-est mostra ancora l’antica struttura muraria composta da pietre fluviali e materiale laterizio con lunghi tratti di cordolo intervallato da ciottoli dove si intravedono finestre ogivali murate. Gli altri elementi della villa degni di nota sono un interessante arco e, nella facciata sud, la bifora ad archi trilobi su colonna con capitello, ascrivibile ai primi del Quattrocento. Sul lato nord si intravedono pregevoli finestrine medioevali collegate con cordolo a dente di sega; un angolo del lato nord fungeva da piccionaia. Il sottotetto era probabilmente frazionato e utilizzato, forse fin dall’origine dell’edificio, per l’allevamento dei volatili.

A nord-est si possono notare tre finestre a sesto acuto, che in parte sono state murate e ridotte di dimensioni, forse ancora nell’Ottocento. Molte altre aperture sono state tamponate nel corso dei secoli: ciò forse è legato al frazionamento degli spazi interni più che al tentativo di ammodernare l’edificio. La facciata della villa che dà sul cortile interno, pur quasi totalmente compromessa, è quella che maggiormente lascia trasparire l’antica struttura muraria ed elementi del periodo gotico: finestre, cordoli, e composizione muraria. La facciata sud è stata invece oggetto di radicali manomissioni. Al primo piano sono rimaste tre interessanti porte delineate a tortiglione a guisa di treccia scolpita, raffinato lavoro di fine Medioevo e inizio Rinascimento.

Indirizzo: Marano Vicentino - Via Braglio, 1
GPS:45.6905583476318, 11.429273168317458