Proprietà privata.
Oratorio dell’Immacolata Concezione: visitabile.
Chiedere per accedere a 348-1511418 (Giulia Fabris)
Sorge probabilmente su un insediamento romano, come testimonierebbero alcuni vasetti lacrimali e tre urne cinerarie (conservate al Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza) ritrovati in corrispondenza della casa padronale.
I primi riferimenti documentari sulla villa risalgono al 1437, anno in cui il proprietario, il nobile vicentino Francesco Branzo de’ Loschi, fa scavare un canale, la roggia Branza, per portare fin lì l’acqua del torrente Livergon. Nel Cinquecento la villa diventa proprietà della famiglia Bissari; alcuni documenti dell’epoca la descrivono in modo molto simile allo stato attuale, con un alto porticato rivolto a sud, la grande aia pavimentata in cotto, file di colonne ai lati.
Alla fine del Seicento l’edificio e i campi circostanti vengono acquistati dall’avvocato vicentino Ortensio Zago, singolare figura di studioso, appassionato di idraulica, archeologia e architettura.
Nel 1688 egli fa edificare a fianco dell’ingresso ovest l’oratorio dell’Immacolata Concezione, il cui altare è decorato con sculture della bottega di Orazio Marinali e da una sua tela.
Proprietà privata.
Oratorio dell’Immacolata Concezione: visitabile.
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