Monte Lemerle
Il Monte Lemerle è ricordato per le sue numerose battaglie combattute durante la Prima Guerra Mondiale dagli italiani per contrastare l’ascesa degli austriaci; in particolare della 34^ Divisione austro-ungarica, la famosa unità del Banato di Temesvar, tra il maggio e il giugno del 1916 (La Stafexpedition).
Il 10 giugno del 1916 alle 4.30 gli austriaci lanciarono un violento attacco riuscendo ad occupare il Monte, ma gli italiani riuscirono a resistere e anche se stremati alle 14.00 del pomeriggio riuscirono a contrattaccare riconquistando le posizioni perdute.
Il 15 giugno riprese, dalle 6.00 alle 7.00, un’altro attacco austriaco che non ebbe successo. Il giorno successivo gli austriaci ripresero l’attacco e riuscirono a conquistare la cima senza però proseguire oltre. Lo schieramento di difesa italiano non venne rotto dagli austriaci.
A ricordo delle truppe italiane che combatterono sul Monte Lemerle venne eretto un cippo, nel corso degli anni venti, che commemora i caduti della Brigata italiana “Forlì”. Dall’aprile del 1918 il monte fu occupato dalle truppe inglesi, alle quali si devono la realizzazione delle trincee e dei ricoveri presenti ancora oggi.
Il percorso (Sentiero n.102 Mobilità Dolce) inizia dal Piazzale dell’Ex Stazione di Cesuna e procede in salita verso via Magnaboschi; al bivio si tiene la sinistra verso via Larici ed in prossimità di un ponte in pietra,senza attraversarlo, ci si immette nella stradina in salita, passando accanto alla Casetta Rossa e continuando sulla sinistra sempre in salita seguendo le indicazioni per “Monte Lemerle”.
Dopo un tornante la carreggiata prende il nome di “Strada dell’Hust”. Si continua ignorando una prima deviazione a sinistra e, al km 1,6 circa, si prosegue tenendo la sinistra, procedendo ancora e spostandosi momentaneamente dal sentiero principale, si arriva alla zona monumentale del Monte Lemerle sulla cui sommità si trovano due cippi commemorativi ed una croce.
Si ridiscende per lo stesso tracciato fino a raggiungere il punto della deviazione e, riprendendo a destra il percorso principale, si prosegue in piano fino ad una diramazione, dove si tiene la sinistra (incontrando segnavia dell’Ecomuseo della Grande Guerra).
Dopo un lungo tratto pianeggiante e una breve salita sassosa si trova un bivio (Km 3,8 della partenza) dove si svolta a sinistra a 90° e si scende per un ripido sentiero boschivo per circa 100 mt. Qui si svolta a destra fino a raggiungere il posto di comando in caverna del 9° Battaglione del South Staffordshire Regiment.
Il cammino continua a sinistra, in discesa fino a incrociare, la strada bianca che proviene dal Baito Boscon (a km 4,6 circa). Da qui ci si dirige a destra e si segue per “Selletta Lemerle”, scendendo per circa 200 mt. raggiungendo una biforcazione.
Si continua sulla sinistra e si scende fino a incontrare un’altra strada sterrata che si prende a destra in discesa. Dopo un tornante si giunge all’incrocio con via Monte Zovetto, dove si trova l’oratorio di Sant’Antonio. Per poi scendere per la medesima strada che poi diventerà via Magnaboschi.
Lunghezza: 5,8 km (giro completo ad anello)
Tempo di percorrenza: 1 h e 45 min
Difficoltà: facile
Dislivello: 212 mt. in salita e 158 mt. in discesa
Altitudine min: 1026 mt. – Altitudine max: 1238 mt.
Grado di accessibilità: piedi e mtb
Periodo: da marzo a novembre