Il Sentiero Natura di Montorso Vicentino
Il Sentiero Natura di Montorso Vicentino si sviluppa nella parte collinare del paese, dalla frazione di Ponte Cocco fino a raggiungere il monte di Agugliana, in condivisione con alcuni altri Comuni limitrofi. Il punto esatto della partenza si trova presso le ex scuole elementari di Ponte Cocco, si percorre via Motti, passando vicino all’agriturismo Asnicar, a conduzione familiare. La manifestazione podistica legata al Sentiero Natura attira sportivi e appassionati di tutte le fasce d’età con una lunghezza totale di 20 chilometri, ma anche con percorsi più brevi di 6 e 14 km. Prevalentemente sterrato e collinare, il percorso si snoda attorno alle colline che caratterizzano il paese di Montorso e precisamente attraversando le contrade di Pontecocco, Motti, Darramara fino al confine veronese con Santa Margherita di Roncà e poi Bellimadore e San Marcello. Permette di raggiungere i punti più alti dei colli, dai quali si può ammirare un ampio panorama: i monti di Trissino e Montecchio Maggiore con i Castelli in evidenza, la rocca del Castello di Arzignano, il colle della Fratta e il monte Grime, fino ai castelli di Brendola e di Montebello. Il percorso fa una tappa anche all’antichissima Chiesetta di San Marcello, nella contra’ Bellimadore: poco prima ci si può fermare per una sosta all’Agriturismo al Pozzo, in via Bellimadore.
Da un punto di vista geologico, le colline sono composte da rocce calcaree nelle zone più alte e da rocce di origine vulcanica di colore rosso e grigio. Passando attraverso le zone boschive del sentiero, si può notare una vegetazione discontinua, formata da specie come il Carpino Nero o il Castagno propri dei nostri boschi, felci e muschi nelle umide vallette, mentre ai margini si nota il profumatissimo biancospino. Fanno da padroni la vite e l’ulivo, molto diffuse grazie a terreno e clima ideali.
Lungo tutto il percorso si possono incontrare le testimonianze del passato del paese di Montorso Vicentino come alcune case molto antiche e i piccoli ruscelli, fonte di acqua per la vita di tutti i giorni e per le coltivazioni e il bestiame. Le coltivazioni di viti e ulivi testimoniano lo sfruttamento del terreno da parte dei contadini, che lo hanno reso coltivabile, trovando soluzioni innovative a seconda della conformazione collinare della zona e che producono un vino di grande qualità come il Durello.