Canyon della Madonna del Buso
L’angusto canyon del “Buso Vecio” si trova proprio sotto il Santuario, che è infatti conosciuto anche come “Madonna del Buso”. Le rocce sono state scavate nel corso dei millenni dalle acque del torrente Frenzela che d’estate è normalmente asciutto. I sassi del selciato sono levigati e le pareti del canyon umide e ricoperte di licheni. In alcuni punti è largo meno di due metri, profondo una trentina di metri e lungo qualche centinaio di metri. La visita è molto interessante e suggestiva, non vi sono particolari difficoltà, il fondo dell’orrido è pianeggiante e ghiaioso, normalmente senza acqua in superficie, tuttavia per raggiungerlo bisogna scendere per un ripido sentiero scivoloso, agevolato da alcuni scalini e un corrimano metallico. Il fondo del canyon è particolarmente freddo e umidissimo, con sbuffi nebbiosi anche in estate.
Come si raggiunge
In macchina: All’uscita da Gallio in direzione Enego/Foza alla contrada Campanella, sulla destra seguire le indicazioni per Stoccareddo. Dopo aver fatto 3 tornanti girate alla prima strada a destra. Posteggiate la macchina vicino alla chiesetta. Un sentiero, percorribile solo a piedi, è visibile sulla destra del fiume guardando verso valle. Dopo pochissimi minuti sarete arrivati sul torrente, tornate indietro lasciandovi il ponte sopra di voi.
A piedi: Il percorso inizia nel punto più basso dell’antica Contrada Ronchi. Da qui si imbocca la strada sterrata pianeggiante che costeggia dall’alto il torrente Frenzela fino a giungere in Contrada Roitar.
Da qui la strada si fa asfaltata e in leggera discesa; si prosegue per circa un chilometro, incontrando lungo il percorso le sette immagini raffiguranti la Via Matris una per ognuno dei dolori che la Madonna ha sofferto accettando di diventare la madre di Gesù, realizzate con estrema cura dall’artista altopianese Linda Girardello
Terminato il percorso della Via Matris si scorge, una profonda gola nella quale è incastonato l’incantevole Santuario della Madonna del Buso.
Proprio sotto al Santuario, scendendo i gradini si raggiunge il greto del torrente e in poco tempo troverete uno stretto e sinuoso canyon levigato nel corso degli anni dall’azione dell’acqua.
Livello di difficoltà: facile
Tempo di percorrenza: circa 3 ore andata e ritorno
Km 12
Dislivello: 250 al ritorno