MUNICIPIO DI ASIAGO
Con la sua architettura classica in marmo locale bianco e rosso, con la torre incorporata con cella, colonne e tetto a cartoccio, il Municipio domina maestosamente il centro storico di Asiago.
Già sede della Spettabile Reggenza dei 7 Comuni e del successivo Consorzio, il palazzo venne raso al suolo durante la Grande Guerra. Al termine del conflitto si diede il via alla sua ricostruzione e il 22 ottobre 1922 venne scelto il progetto presentato dall'architetto veneziano Vittorio Invernizzi.
Il 6 luglio 1924 fu posta la prima pietra commemorativa su cui venne scolpito il motto della ricostruzione di Asiago: “Ex igne splendidor”.
La cooperativa marmisti di Vicenza scolpì sulla Torre Campanaria il leone di San Marco in marmo bianco, già presente nel gonfalone donato alla Reggenza dalla Serenissima. Sulla facciata occidentale vennero realizzati in mosaico gli stemmi dei 7 Comuni.
Nella Loggia dei Caduti si trova la statua del veneziano Annibale De Lotto intitolata “La fede nella grandezza d'Italia”.
Nel 1927 si installò l'orologio della torre campanaria e la campana in bronzo con nota in do, del peso di 1600 kg e con una bocca dal diametro di 139 cm.
II Palazzo Podestarile di Asiago venne inaugurato il 21 settembre 1929, alla presenza del Principe di Piemonte. All'interno, i singoli locali sono dotati di lampadari in vetro di Murano, mosaici e stucchi. Nella Sala Consiliare, anche detta Sala dei Quadri, sono esposti 12 basso rilievi in legno dipinti che rappresentano i 12 mesi dell'anno sull'Altopiano, donati dall'artista locale Giovanni Forte Tanasio. Si possono inoltre ammirare quattro pannelli, ciascuno di 5 metri per 2, del pittore veneziano Alessandro Pomi, che rappresentano l'atto di dedizione della Spettabile Reggenza a Venezia, le attività pastorali, il lavoro nei boschi e l'apoteosi della vittoria.
Il soffitto è in legno a cassettoni. Nelle apposite teche sono conservati il gonfalone civico, quello della reggenza (XVII sec.) ed alcuni effetti personali del generale garibaldino Cristiano Lobbia (fra cui la divisa ed un teodolite, strumento a cannocchiale per la misurazione degli angoli nei rilievi topografici, di sua invenzione).
Tra i diplomi conservati, spiccano quello dell'Istituto Federale di credito per la ricostruzione di Asiago e Roana e quello relativo all'elevazione del centro al rango di Città nel 1924.