E' accessibile liberamente.
In presenza di neve la strada è chiusa e il sito non è raggiungibile in auto.
FORTE INTERROTTO
Il Forte Interrotto, con le sue possenti mura in pietra e laterizio che lo rendono più somigliante ad un castello medievale che ad un forte della Prima Guerra Mondiale, fu eretto nel 1887. È stato sottoposto a recupero e consolidamento statico su iniziativa del Comune di Asiago, entrando quindi a far parte dell' “Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi vicentine”.
Il nome del Forte deriva dal monte sulla cima del quale venne costruito, chiamato Monte Interrotto, quale italianizzazione del termine cimbro Hinterrucks che significa invece "monte posto a nord".
Il forte si trova sopra l'abitato di Camporovere e domina l'altopiano. Per raggiungerlo, da Asiago si prende la strada provinciale per Trento e all’abitato di Camporovere si imbocca, sulla destra, la strada che sale dapprima al Monte Rasta (dove termina il tratto asfalto) e quindi, con una serie di ampi tornanti, direttamente alla Caserma difensiva dell’Interrotto (ma è consigliabile lasciare l’auto al primo tornante del tratto non asfaltato della strada).
La Storia
Il Forte Interrotto a 1392 m, domina la conca centrale dell’Altopiano dei Sette Comuni, ed è una robusta caserma di pietrame, costruita intorno al 1885, secondo un evidente stile medioevale, privo di opere corazzate e quindi non adeguato alle esigenze del primo conflitto mondiale. Inizialmente era armato con due cannoni in casamatta e qualche mitragliatrice ma probabilmente, data anche la posizione della fortezza, l’armamento venne presto trasferito.
Fu occupato dagli austro-ungarici il 27 maggio 1916 e rimase in loro mani fino alla fine del conflitto, diventando un ottimo osservatorio: fu munito di alcuni cannoni di piccolo calibro e un potente riflettore che scrutava le linee italiane scavate nei pascoli e negli orti, fra le rovine dei paesi dell’Altopiano, evacuati in poche ore prima dell’arrivo delle truppe nemiche, ormai lanciate alla conquista della pianura vicentina.
Recentemente l'ex fortezza è stata restaurata e in parte riedificata, ed ora la visita restituisce più correttamente le concezioni costruttive ottocentesche e la funzione di caserma-osservatorio.