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CHIESA PARROCCHIALE DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Inagurata l'11 settembre 1966, fu edificata su impulso dell'allora parroco di Cornedo, mons. Giuseppe Meneghini, dopo avere constatato l’insufficienza dell’antico edificio sacro esistente, dedicato a S. Rocco.
Tra gli elementi più rilevanti al suo interno va segnalata, innanzitutto, una pala d'altare di Giovanni Buonconsiglio detto "Il Marescalco", pittore vicentino vissuto ra la seconda metà del Quattrocento e la prima del Cinquecento. La pala, realizzata nel 1497, rappresenta la Madonna sotto un porticato con ai lati i santi Pietro e Paolo; sopra il capo della Vergine, assorta nella contemplazione del divino mistero, scende una colomba circondata da un'aureola.
Notevole, poi, è il dipinto della natività di S. Giovanni Battista opera di Alessandro Maganza (1566-1632), pittore vicentino appartenente a una famiglia che per tre generazioni ha avuto un ruolo rilevante nella scena artistica del capoluogo berico grazie alle numerose commissioni ricevute da ambienti ecclesiastici e nobiliari. Tale quadro, sistemato nella parete sinistra, venne realizzato per volontà del parroco Giovanni Maria Gonzati con atto testamentario del 27 settembre 1611, in cui disponeva fosse realizzato a prorpie spese.
Sono, altresì, degni di menzione due opere scultoree del 1440 di cui è autore un artista del paese, Nicolò da Cornedo, vissuto fra il 1405 e il 1453 e assurto a notoretà anche al fuori dell'ambito provinciale soprattutto negli ultimi anni di vita. La prima è il tabernacolo sistemato dietro l'altare maggiore, raffigurante il Redentore con al proprio fianco San Giovanni Battista e un vescovo, donato nel 1815 alla vecchia chiesa parrocchiale dal conte Leonardo Trissino, che, conoscendone il valore, lo aveva acquistato proprio allo scopo di cederlo alla chiesa di Cornedo. La seconda è un altorilievo in pietra di Vicenza, che rappresenta la Vergine con il Bambino e ai due lati s. Sebastiano e s. Rocco; proveniente dall'antica parrocchiale, era rimasto poi per lungo tempo all'interno di Villa Pretto-Cassanello, oggi sede comunale, fino al trasferimento nell'appena edificata nuova chiesa nel 1966.
Significative, poi, sono la vetrate, presenti anche in altri luoghi di culto del paese, del cornedese Angiolo Montagna (1920-1998), dove viene espressa una profonda tensione spirituale in sintonia con la ricerca astratta caratteristica della sua pittura.