CHIESA DI S. SEBASTIANO

A volte indicata anche con la denominazione di "santuario", questa chiesa, amatissima dai Cornedesi, sorge sul colle omonimo che sovrasta il paese ed è dotata di un ampio piazzale da cui si può godere di una splendida vista sulla vallata.

Edificata molto probabilmente nel 1469 sul luogo in cui si presume fosse ubicato l'antico castello di Cornedo, di cui oggi non rimane più traccia, si presenta con una sola navata, divisa da un arco a tutto sesto dal coro, ove è posto l'altare con la pala riproducente il martirio di S. Sebastiano, opera  attribuita a Giovanni Antonio De Pieri, un pittore vicentino vissuto fra il Seicento e il Settecento. Le pareti laterali sono interrotte da quattro piccole cappelle; a ridosso del muro che conclude la navata e che è più interno rispetto all’attuale facciata si può vedere una bella cantoria con la consolle del vecchio organo, mentre le canne e gli altri componenti sono posti nella parte centrale del vano ricavato sopra l’atrio tra il suddetto muro e l’attuale facciata. Piuttosto ricca e movimentata è la facciata stessa, a sud-est della quale si erge il campanile con un orologio e la cella campanaria, sormontato da una struttura ottagonale coperta.

La pala di S. Sebastiano non è l'unica pregevole opera custodita all'interno della chiesa. A questa si aggiungono quella raffigurante San Matteo, San Sebastiano e San Lorenzo, realizzata nel 1575-1576 da Giovanni Battista Zelotti, un pittore attivo nel tardo Rinascimento Veneto, e quella rappresentante Santa Lucia, San Valentino, San Carlo Borromeo e San Bernardino da Siena, di cui fu autore, nel 1625, Alessandro Maganza, noto pittore vicentino operante in particolare a Vicenza e a Padova. Significativi sono, inoltre, l'altare della crocifissione con rappresentazione scultorea del Cristo crocifisso tra due ladroni e un gruppo di persone ai piedi (1770), nonchè la Madonna con Gesù o Madonna in trono, scultura lignea in parte dorata del 1514, entrambi prodotti di  maestranze venete.