Sabato e domenica, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.
Temporaneamente chiuso per ristrutturazione
Costo del biglietto:
-2,00 €.
Il Museo è costituito da sale espositive permanenti e da una sala adibita a mostre temporanee, conferenze e proiezioni.
L'esposizione testimonia le vicende accadute sui “Tre Monti”, teatri di durissimi scontri sia nel corso della Strafexpedition nel 1916, sia nel novembre/dicembre 191, legati allo sfondamento dell’Isonzo a Caporetto, che nelle successive “Battaglie dei Tre Monti” del gennaio e giugno del 1918.
I “Tre Monti”, il Col d’Ecchele, il Col del Rosso e il Monte Val Bella, costituivano, infatti, il baluardo da superare per scendere nella pianura veneta, all’altezza di Breganze. È qui che ebbe luogo il famoso “Natale di sangue” dell’Altopiano, che comportò la perdita dell’abitato di Sasso (ultimo luogo abitato sul campo di battaglia).
Punto strategico di rilevanza assoluta, i “Tre Monti” furono persi e riconquistati numerose volte fino a tutto il 1918. L’ultima riconquista italiana sarà dell’ottobre di quell’anno, quando l'esercito arrivò fino a Trento.
Qui caddero, tra i molti altri, il volontario diciassettenne negli Alpini Roberto Sarfatti (del quale si può visitare il maestoso monumento voluto dalla madre Margherita) ed Eugenio Nicolai, Capitano del 151° Reggimento Fanteria della Brigata "Sassari". Quelle terribili battaglie videro infatti le gesta dei migliori Battaglioni Alpini e dei leggendari "Diavoli Rossi" della Brigata “Sassari” insieme a reparti di Arditi e Bersaglieri.
Sabato e domenica, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.
Temporaneamente chiuso per ristrutturazione
Costo del biglietto:
-2,00 €.