Tonezza
Il suo territorio si estende su un altopiano tra i 750 e i 1850 metri di altitudine, con vertice a sud sulla cima del Monte Cimone e a nord sull’altopiano dei Fiorentini. Nonostante ci siano tracce di abitanti preistorici e del passaggio dei Romani, fino all’anno mille probabilmente questa zona non fu stabilmente abitata.
Agli inizi del ’900, lo scrittore Antonio Fogazzaro dedica un capitolo di Piccolo Mondo Moderno a Tonezza, detta “Vena di Fonte Alta”. L’attuale Sentiero Fogazzariano e l’Excalibur ripercorrono, in un percorso didattico e naturalistico, il tracciato descritto nel romanzo. Interessanti anche il Sentiero delle fontanelle e la Valle dei ciliegi.
L’altopiano è costellato da malghe. Numerosi i sentieri e i percorsi, sia per le passeggiate sia per le escursioni in bicicletta. A completamento dell’assetto territoriale sono i resti della grande guerra: postazioni, trincee, gallerie, forti. Primo fra tutto il Forte Campomolon. La testimonianza più vivida è il Sacello-Ossario del Monte Cimone di Tonezza, inaugurato nel 1929 dal Principe Umberto di Savoia. L’opera custodisce i resti di 1.210 caduti ignoti, morti il 23 settembre 1916, quanto il nemico fece brillare 14.200 kg di esplosivo, sconvolgendo la vetta del monte e seppellendo l’intera Brigata di fanteria Sele.