Lusiana Conco
Sui morbidi declivi dell’Altopiano dei Sette Comuni, affacciati sulla pianura veneta, là dove la natura non viene soggiogata dalle esigenze dell’uomo ma lasciata libera di vivere e respirare, è collocato il paese di Lusiana Conco. Grazie alla sua posizione soleggiata e alla media altitudine, presenta un clima piacevole e ventilato d’estate (ideale per chiunque desideri scappare dal caldo opprimente della città), fresco ma limpido durante il periodo invernale. Con una flora maestosa e ricca, risulta la meta privilegiata per tutti coloro che desiderano rifugiarsi in un luogo tranquillo e rilassante.
Il 20 febbraio 2019 è stato istituito mediante fusione dei comuni contigui di Lusiana e Conco il nuovo Comune di Lusiana Conco
CONCO
Il paesaggio incontaminato che lo circonda, gli scenari che offre, il fascino palpabile di un territorio ricco di storia, lo rendono, agli occhi di chi lo osserva, un’oasi di pace e un luogo di interesse storico-culturale.
La varietà dei paesaggi e la loro bellezza offrono numerosi percorsi dedicati alle passeggiate e alle escursioni, a piedi, in mountain bike o a cavallo, mentre in località Biancoia sono in funzione impianti di risalita per lo sci alpino.
Gli scavi effettuati nella zona di Val Lastaro hanno rivelato la presenza di insediamenti di cacciatori risalenti a 11.000 anni fa. Il popolamento del territorio avvenne poi con l’arrivo, da nord, di coloni bavaresi e, da sud, con lo spostamento di genti neo latine. I toponimi ancora presenti ne conservano la memoria.
Le testimonianze storiche degli eventi della Grande Guerra offrono occasione per ripercorrere il corso della storia del secolo scorso. Da segnalare a questo proposito il Cimitero Italo Francese in località Pascolon, il Cimitero civile-militare di Fontanelle e i resti degli ospedaletti da campo. Informazioni più complete si possono trovare nella piccola mostra permanente allestita presso la Biblioteca Civica.
Sparse nel territorio anche tracce (cippi confinari) dei legami con la Serenissima, che ben comprese l’importanza strategica di questa montagna tanto da esonerare le popolazioni locali dal versamento dei dazi. Il ricordo degli aiuti militari dati nelle guerre contro austriaci e francesi è conservato nell’alabarda riprodotta nello stemma comunale.
Degna di nota la bella chiesa parrocchiale di Conco, dedicata a S. Marco e alla Madonna della Neve, costruita fra il 1536 e il 1539, ampliata nel 1713, ricchissima di marmi, tra cui due statue di angeli collocati sull’altare maggiore e contenente due sculture lignee, tra le più antiche conservate in Altopiano, raffiguranti la Vergine e San Marco. Pregevoli anche marmi e opere d’arte presenti nelle chiese di Fontanelle, Rubbio, Gomarolo.
Le numerosissime contrade conservano negli edifici più antichi l’impronta della vita di un tempo e rivelano scorci inaspettati di armonia e attenzione all’ambiente.
In primavera la fioritura del tarassaco ricopre di un manto dorato i prati ed esalta questo prodotto che viene proposto, nei piatti tipici o innovativi, durante la Rassegna primaverile del Tarassaco dai vari ristoranti ed esercizi commerciali, cosi come a settembre la Sagra del sedano bianco di Rubbio offre la degustazione di questo tradizionale ortaggio in varie gustose ricette.
LUSIANA
Lusiana (Lusaan in lingua cimbra) è il “baluardo” a sud dell’Altopiano. Il suo territorio, pur rientrando in gran parte nella fascia montana, digrada dolcemente verso la collina, affacciandosi sulla pianura veneta. Il nome potrebbe derivare da “fundus Lucilianus” cioè terreno di “Lucilius” oppure dal latino “Lucus Dianae”, bosco di Diana. I reperti archeologici ritrovati a Monte Corgnon, Coldinechele e Covolo testimoniano che la zona fu insediata già dal paleolitico, seguirono i Romani e Longobardi. Tale quadro rimase immutato fino all’anno 1100 quando iniziò il fenomeno migratorio dai paesi tedeschi. Nel 1310 divenne uno dei comuni maggiori della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni e durante la Prima Guerra Mondiale fu soprattutto zona di passaggio dei convogli militari ed avamposto degli eserciti. In questi anni iniziò una grandissima emigrazione che ancora oggi viene ricordata durante la festa dell’Emigrante a Velo dove è stata dedicata una chiesetta . La ricchezza di bellezze naturali e di testimonianze storiche ha portato alla creazione di un vero e proprio Museo Diffuso. Da non perdere, ad esempio, il Parco del Sojo nella frazione Covolo (con opere d’arte contemporanea installate tra boschi e radure), l’anello didattico della Valle dei Mulini, il Museo etnografico Palazzon, il Villaggio preistorico del Monte Corgnon, il Giardino Alpino “Dario Broglio” a Monte Corno e l’Area sulle attività del bosco dove arriva il Sentiero delle Calcare. La chiesa arcipretale di Lusiana, dedicata a San Giacomo, è ricca di marmi locali e di affreschi tra cui spicca “La Natività” di Jacopo Da Ponte. Anche la chiesa di Santa Caterina è ricca di opere d’arte, la più notevole della quali è una tela di Jacopo Da Ponte raffigurante la Madonna in trono tra i Santi Caterina e Zeno. Una curiosità: a Lusiana si trova la campana più antica dell’Altopiano, e tra le più antiche della provincia di Vicenza. Risale al 1300 e si trova nel piccolo campanile di contrada Piazza – Campana.