È un ortaggio particolarmente apprezzato per le sue qualità organolotettiche e per l’elevato contenuto di sostanze antiossidanti e anticancerogene, che deve il suo nome alla presenza di più germogli inseriti lungo il fusto della pianta, definiti “fioi” (figli) in dialetto veneto.
È una coltura tipica della zona di Creazzo, la cui raccolta si svolge da novembre a febbraio.