Monte Fior
Per avvicinarsi con l’auto occorre passare da Asiago per Gallio, Foza e Lazzareti di Foza e qui voltare a sinistra per la strada ampia e comoda che porta alla piana di Marcesina.Arrivati all’altezza di Malga Le Fratte si devia a sinistra in direzione di Malga Xomo e Malga Lora. Qui si può parcheggiare.
Lungo il percorso sono visibili i segni del primo conflitto mondiale che in questa zona ha visto aspri scontri tra italiani ed austriaci sia nel giugno 1916 che nell’autunno 1917, nelle due battaglie dette “battaglie d’arresto delle Melette”. Infatti salendo da Malga Lora si incontrano subito i resti di un cimitero militare. Dalla sommità è facile scendere nella sottostante selletta Stringa e da qui per facile sentiero si aggira il torrione di Monte Fior, giungendo da Malga Slapeur vicino alla quale sorge un recente monumento ai caduti austriaci.
Si continua in direzione di Malga Montagna Nuova passando sotto i cordoni di roccia color rosa che sono alla base del Monte Fior e che per la loro conformazione e aspetto vengono chiamati anche Città di Roccia. Proprio da qui gli austriaci (specialmente reparti bosniaci) assalirono il Monte Fior e subirono gravissime perdite. Dalla Malga di Montagna Nuova si sale verso il pendio del Monte Spil, se ne segue la dorsale e si arriva sulla sommità prativa del Monte Fior e da qui si inizia una facile discesa verso la selletta stringa e Malga Lora dove si ritrovano gli automezzi.
Tutta l’escursione è un libro aperto di storia e non mancano suggestioni naturalistiche data l’abbondanza di flora alpina e di fauna, specialmente marmotte, mufloni e uccelli rapaci. Di rara bellezza la Città di Roccia, i terreni solcati alle pendici del Fior e le rocce del Castelgomberto ricche di fossili e ammoniti rosse.