La cavalcata delle grandi valli vicentine
Un percorso lungo e impegnativo, fattibile in giornata oppure in due giorni. Una “cavalcata” tra le tra grandi valli vicentine; la Val Leogra, la Valle dell’Agno e la Valle del Chiampo. Tra natura, storia, tradizione ed enogastronomia, pedaleremo su strade e zone poco conosciute e ricche di fascino.
Lunghezza: 113 Km circa
Dislivello: 2800 metri
Senso di marcia: antiorario
La partenza avviene dal centro storico di Vicenza, dal salotto buono del Palladio, Piazza dei Signori. In pochi km, passando per vie “costellate” di palazzi antichi e monumenti, usciremo dalla città per dirigersi verso Monteviale, dove prenderemo l’Ortogonale 1 che seguiremo per alcuni km.
L’Ortogonale 1 fu contruita tra il 1916 e il 1918, dal Genio dell’Esercito Italiano per agevolare una eventuale rottura delle difese poste sul Pasubio da parte degli Austroungarici. L’Orotgonale è in pratica una strada, in parte ancora sterrata, lunga oltre 50 km che partendo da Campogrosso (VI), posto a 1500 metri di altitudine, raggiunge Monteviale (VI). Una strada dove possiamo vedere piccole fortificazioni, ripari e trincee che corre sulla dorsale posta tra la Val Leogra e la Valle dell’Agno.
Appena superato Montepulgo lasceremo la traccia dell’Ortogonale per prendere un’altra strada militare che collegava la pianura all’Ortogonale, la strada in questione è quella del Monte Pian, una camionabile che ci porterà fino a Malo. Da qui inizieremo a salire verso Monte di Malo per prendere la Strada delle Lore, altro manufatto risalente alla Prima Guerra Mondiale. Una strada costruita nel 1918, anche questa corredata da rifugi e postazioni ricavate da anfratti naturali della roccia. La Strada delle Lore gira intorno al Monte Soglio, riconoscibile dalla croce di vetta, anche questo utilizzato come punto di osservazione e rifugio in caso di attacco.
Poco dopo Faedo, possibile punto di ristoro, inizieremo a scendere verso la Valle dell’Agno, passando per Muzzolon (notare sulla sinistra la formazione rocciosa chiamata “L’Omo de la Rocia”) fino ad arrivare a Spagnago di Cornedo per poi toccare la Piana di Valdagno.
Qui inizierà la lunga salita che ci porterà, tra ripide strade asfaltate a basso traffico, bellissime contrade e sentieri panoramici, al punto più alto del percorso situato a 800 metri circa. Superato il Monte Furlan ci godremo una facile discesa fino a raggiungere San Pietro Mussolino, posto nella Valle del Chiampo. Da qui ci aspetta l’ultima fatica che ci porterà in località Mistrorighi e poi percorreremo verso sud la Val Chiampo rimanendo “in bilico” tra la provincia di Vicenza e quella di Verona. Sempre per strade a bassissimo traffico e sterrati ci porteremo sopra l’abitato di Chiampo e da lì a San Zeno, frazione di Arzignano che ci riporterà in pianura. Con un bel po’ di km e dislivello nelle gambe, seguiremo volentieri prima la Ciclabile della Valle del Chiampo e poi la Ciclovia AIDA che ci riporterà a Vicenza e poi in centro città.
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