Il punto di partenaza dell’itinerario è raggiungibile da Asiago a Canove per la strada statale della Val d’Assa. Si possono parcheggiare gli automezzi nei pressi dell’Albergo Vezzena, al Passo omonimo (m. 1410).

Per una buona strada,  da qui è possibile raggiungere in pochi minuti il famoso Forte Verle, uno dei massimi fortilizi austriaci, semidistrutto dall’artiglieria italiana nel 1915. Continuando un po’ per strada un po’ per mulattiera,e con alcune scorciatoie nel bosco,si giunge in circa due ore alla vetta della montagna, lo Spitz Verle. Il fortilizio costruito sulla sommità, più che Forte era un’efficace osservatorio austriaco munito di mitragliatrici in blindatura, più volte bombardato dagli italiani.
Nel 1915 fu oggetto di diversi attacchi da parte dei noti battaglioni apini “ Bassano” e “Val Brenta”, ma data la sua particolare posizione e alla tenacia delle truppe  austriache che la difendevano, rimase inespugnato.

Scendendo lungo l’orlo della Valsugana e costeggiando prima la prateria della Malga Marcai (prime linee italiane) e poi la voragine di Bocca del Camin, per un discreto sentiero segnato, si può raggiungere in due ore la sommità di Monte Mandriolo o Manderiolo (m. 2049).
Si scende ora in direzione Est, Sud-Est verso Porta Manazzo, sede di artiglierie italiane di grosso calibro e da qui a Malga Manazzo. Si nprosegue in direzione Sud e si attraversano le praterie della malga prima e un fitto bosco poi, seguendo il percorso della Valle Sparavieri (ex confine di stato) e si raggiunge la strada della Val d’Assa nei pressi dell’antico Termine (caserma confinaria italo-austriaca). Si risale la strada stessa in direzione di Vezzena a riprendere i mezzi per il ritorno.
Il percorso descritto, pur essendo alquanto lungo è suggestivo sia per i luoghi visitati, sia per le ottime panoramiche dallo Spitz Verle e dal Manderiolo, sia per l’interesse storico.

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GPS:45.957085, 11.329020

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