Giro Panoramico del Montepian
Partendo dalla piazza Gen. Valerio Bassetto, si costeggiano prima Villa Checcozzi/Carli/Dalle Rive e poi l’area archeologica della Villa rustica romana. Al bivio con via Loghetto si procede diritto verso ovest, su una carrareccia erbosa denominata via del Prà Cariòn.
Salendo lungo un viottolo sassoso, lastricato con pietre basaltiche (il cosiddetto sasso moro), s’incrocia lo Stròdo delle Tordàre: si svolta a destra, attraversando il bosco collinare, e si continua fino a raggiungere il crocevia che arriva dai Poletti.
Da qui si prosegue diritto verso nord in direzione Garbuiolo, da dove si può ammirare un bel panorama su S. Tomio. Percorrendo una valletta, si oltrepassa Villa Scorzato, si costeggia l’abitazione dei De Munari e si continua a lato di una bella masièra fino a casa Sartori, recentemente ristrutturata. Si gira a sinistra lungo un viottolo ben conservato che fa raggiungere, dopo 500 m, il sentiero proveniente da contrà Zucchèo. Si svolta a destra per circa 200 m, quindi si va a sinistra sempre in mezzo al bosco prima di arrivare al tornante della strada asfaltata Malo – Montepian.
Al tornante si procede verso ovest affrontando lo Spigolo della Croce, un tratto abbastanza impegnativo, visto che in 400 m si compie un dislivello di oltre 100 m, al termine del quale si raggiunge la Croce del monte Còrnolo.
Da qui si può ammirare uno stupendo panorama che spazia dalle Piccole Dolomiti al Novegno, al Summano, all’Altipiano di Asiago, al Grappa, al Montello, alla grandiosa pianura verso Vicenza e Venezia e, più lontano, alle Alpi Giulie.
Riprendendo il cammino, si costeggia un ampio prato, circondato da parecchi capanni per la caccia, e presa la direzione sud, attraverso il bosco in breve tempo si arriva a contrà Meneghelli, storicamente documentata dal XVI secolo. Anche da questo punto si può osservare un meraviglioso panorama a 360°. Oltrepassata la chiesetta di San Valentino, si raggiunge la località denominata Austria. Lungo il sentiero nel bosco, si possono notare molte particolarità naturalistiche: rocce
calcaree erose dall’acqua, enormi ceppaie di castagno e grossi esemplari di ciliegio selvatico.
Giunti all’incrocio con il vecchio sentiero proveniente dal Forte di Priabona, si gira a sinistra per raggiungere la strada sterrata, proveniente da quella località.
Attraversatala, inizia il viottolo delle Coàte, un tratto abbastanza lungo sul versante meridionale del Montepian, sopra Vallugana.
Tutta questa parte del sentiero passa attraverso una zona boschiva naturaliforme, dove gli antichi interventi dell’uomo sono stati ormai ricoperti dalla natura. Proprio grazie alla ridotta presenza umana, non è raro sentire qualche animale in fuga, probabilmente caprioli che qui si rifugiano durante il giorno per poi uscire la notte a pascolare sui prati più bassi. Circa a metà strada, ci si imbatte in due piccole sorgenti d’acqua, di cui una abbellita da una statuetta della Madonna, dove non è raro osservare i piccoli anfibi che le abitano (Triturus alpestris Laurenti, T. carnifex Laurenti e T. vulgaris L.).
Si arriva, infine, al Tiròndolo, amena località dove sussistono ancora i terrazzamenti sostenuti da robuste masière e coltivati a olivi. Anche nell’ultimo tratto delle Coàte sono presenti delle masière, ma qui l’abbandono delle coltivazioni ha permesso al bosco di rioccuparle.
Arrivati al trivio, poco prima delle case Calgàro, si gira a destra e si percorre un viottolo che in breve porta ai Silvestri e da qui, girando a sinistra, ai Fochesati, dove si trova un capitello dedicato alla Madonna di Monte Berico. Effettuata una breve svolta a sinistra, ci si immette subito nel tratto boscoso in direzione Marchiori.
Oltrepassata la contrada si prende nuovamente lo Stròdo delle Tordàre e si ripercorre il tratto iniziale del percorso, ritornando in tal modo al punto di partenza.
Lunghezza del percorso: km 11
Interesse prevalente
– Storico: affreschi murali, villa, architettura collinare, chiesetta S. Valentino
– Paesaggistico: panorama verso la pianura, Piccole Dolomiti e Altipiano dei 7 Comuni.
Dislivello altimetrico: m 350
Tempo di percorrenza: ore 3.30 circa
Segnale: arancione
Difficoltà: salita lieve, seguita da un tratto impegnativo sullo Spigolo della Croce
Punto di partenza: Piazza Gen. Valerio Bassetto di S. Tomio
Periodo consigliato: da febbraio a novembre