Nella sede storica di Vicenza dove il
Festival Biblico nacque vent’anni fa per una felice intuizione della Diocesi di Vicenza e della Società San Paolo - a tutt’oggi promotori dell’iniziativa - il Festival prenderà il via con i primi due appuntamenti speciali di giovedì 18 aprile e di lunedì 20 maggio che ospiteranno rispettivamente, come già ricordato François Jullien e il teologo Alberto Cozzi, moderati da Marcello Ghilardi, e il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero della Cultura, e Massimo Cacciari, professore emerito di filosofia, moderati da Alberto Guasco.
Il programma entrerà, poi, nel vivo
giovedì 23 maggio con un primo dialogo dedicato ad Agape ed economia in cui l’economista
Luigino Bruni e il direttore del Giornale di Vicenza,
Marino Smiderle, si confronteranno sul complesso legame tra pagine delle Sacre Scritture ed economia civile, dono e mercato.
A seguire, il primo dei sei incontri biblici giorno e notte (in programma fino a domenica 26) dedicati all’approfondimento delle Sacre Scritture, che vedranno alla conduzione la pastora valdese Ilenya Goss. La teologa Simona Segoloni muoverà dal versetto 12 del 4 capitolo della 1 Lettera di Giovanni per provare a vedere come e perché l'amore reciproco sia capace di rendere presente Dio in noi e intorno a noi. Gli appuntamenti in programma nei giorni successivi saranno poi con mons. Antonio Pitta, professore ordinario di Nuovo Testamento Pontificia Università Lateranense, con Dio è amore e la via sublime dell'amore; con il biblista fra Roberto Pasolini che proporrà un affondo sull’amore inteso come dono per ogni essere umano per entrare in una creazione nuova; con Pierdavide Guenzi, professore Teologia morale, con Menzogna e verità su 1 Gv 4,20; con Maurizio Marcheselli, professore Nuovo Testamento, che proporrà una riflessione sul capitolo 4 della 1 Lettera di Giovanni ripercorrendo i molteplici significati di agape in esso contenuti; e con la biblista Emanuela Buccioni che chiuderà il ciclo con Amati, amiamo (1Gv 4, 11-13). Per una presenza e un amore di Dio credibili.
Tornando ai dialoghi sono 12 quelli in programma nell’arco dei quattro giorni di Festival vicentino.
Venerdì 24 la teologa
Elizabeth Green e
don Dario Vivian si confronteranno su agape come elemento fondamentale nella proposta cristiana nella costruzione di un ideale femminile all’insegna dell’altruismo e del sacrificio di sé. Sulla stessa lunghezza d’onda, si inserisce l’appuntamento dedicato all’educazione realizzato in collaborazione con Enaip Veneto.
Si riprenderà il giorno successivo,
sabato 25 maggio, con un focus sui nazionalismi religiosi e il ruolo delle fedi tra identità e ideologia - anche con una particolare attenzione al contesto italiano - che vedrà coinvolti due profondi conoscitori di questi temi come il vaticanista
Fausto Gasparroni e
Massimo Faggioli, professore al Dipartimento di teologia e scienze religiose Villanova University di Philadelphia. A seguire si parlerà di vie della pace tra teologia e filosofia a partire dalla complessa situazione odierna, con il filosofo
Roberto Mancini e il teologo
Brunetto Salvarani moderati dal giornalista de Il Foglio
Matteo Matzuzzi.
Si riprenderà nel pomeriggio con uno spazio dedicato all’importantissimo tema del linguaggio che si interrogherà proprio sui contorni specifici del lessico di agape con
Maurizio Marcheselli, professore di Nuovo Testamento e lo scrittore
Matteo Bussola, moderati dalla giornalista
Margherita Grotto.
Lo spazio dei dialoghi ritornerà
domenica 26 in primis con l’incontro dedicato La giustizia e le sue forme L'intervento umanitario e quello riparativo che vedrà sul palco il filosofo
Davide Assael, presidente Associazione Lech Lechà, per una filosofia relazionale,
Cecilia Strada di ResQ People Saving People e
Adolfo Ceretti, docente di Criminologia e Mediazione reo-vittima: giustizia riparativa e assistenza umanitaria, due pratiche messe a confronto per poter comprendere meglio l'impatto di ciascuna in termini umani, sociali e persino politici.
A seguire, nel pomeriggio, saranno invece
Aristide Fumagalli, docente di Teologia morale, e lo scrittore
Edoardo Camurri moderati dal giornalista
Giovanni Acquarulo, a indagare, a partire da due punti di vista differenti, le radici delle nostre azioni e della nostra scelta di fare il bene oppure il male.
L’incontro successivo ci porterà nuovamente a parlare di pace alla luce della complessa situazione geopolitica contemporanea, questa volta con la giornalista
Chiara Albanese, Bureau chief Roma di Bloomberg, fra
Adrien Candiard, domenicano di stanza in Egitto, membro dell’Institut Dominicain d'Etudes Orientales, e il segretario generale ISPI
Francesco Rocchetti. Titolo dell’appuntamento moderato sempre da Giovanni Acquarulo, Soggetti o situazioni: da chi dipende la pace? Una conversazione sui reticoli della geopolitica contemporanea.
A chiudere il ciclo sarà un appuntamento dedicato al dialogo interreligioso moderato da
don Gianluca Padovan, delegato della Diocesi di Vicenza per l'Ecumenismo e il Dialogo, in cui l’antica parola “Agape” verrà messa a confronto con termini di diverse lingue e tradizioni religiose. Ospiti
Davide Ollearo (pastore metodista delle chiese di Vicenza e Bassano),
Yahya Giovanni Zanolo (imam della Comunità Religiosa Islamica Italiana e coordinatore dell’associazione per il Veneto),
Tomer Corinaldi (rabbino della sinagoga di Verona e Vicenza),
Anuruddha (Monaco buddhista theravadim della comunità srilankese di Verona e Vicenza).
L’apprezzato ciclo di Geografia delle fedi - dedicato all’indagine della questione della fede e delle fedi in diversi contesti politici e sociali, e realizzato in collaborazione con la rivista Jesus e la giornalista Rai Costanza Spocci che ne cura anche la conduzione – svilupperà un ragionamento articolato a partire dalla connessione politica tra anelli deboli e forti, ovvero tra paesi schiacciati e oppressi dal potere di alcuni altri paesi. Una dinamica che determina il malessere di talune società, in una dinamica oppositiva senza soluzione di continuità.
Primo appuntamento venerdì 24 maggio con Mongolia/Cina/Russia. Un paese stretto tra due giganti ospiti
Paolo Affatato, giornalista e asiatista, e, in video collegamento,
mons. Giorgio Marengo, prefetto Apostolico di Ulaanbaatar in Mongolia; secondo appuntamento sabato 25 Cuba/Stati Uniti. Cuba e il patìo trasero
con la cooperante specializzata in azione umanitaria e prevenzione dei disastri
Carla Vitantonio e
Marilisa Palumbo, caporedattrice Esteri del Corriere della Sera; terzo appuntamento domenica 26 Yemen/Iran/Arabia Aaudita. Yemen, anello debole la reporter con
Laura Silvia Battaglia,
mons. Paolo Martinelli, vicario apostolico dell'Arabia meridionale, in videocollegamento, e
Hamdan al Zeqri, consigliere direttivo nazionale UCOII e Ministro di culto islamico nel carcere di Sollicciano (FI).
Torneranno anche le Meditazioni del mattino - quest’anno l’appuntamento è
dal venerdì alla domenica alle 7 del mattino al Parco della Pace: un trittico di appuntamenti centrato sulla mistica, sull’idea di rimanere concentrati e protesi all’amore, uno slancio intimo in cui restare per ritrovarci.
Si partirà con una meditazione sulle orme di Agostino L'ordine della carità a cura di
Enrico Moro, ricercatore e docente alla Facoltà Teologica del Triveneto; si proseguirà con la poetessa
Tiziana Cera Rosco e Abbandonarsi all'imperdonabile a partire dalla domanda più potente del vangelo, ossia quella ferocemente depotenziante, che riguarda il legame; e si concluderà con un Pellegrinaggio poetico e affettuoso attorno alla parola Agape a cura di
Francesca Serragnoli. Ad accompagnare tutti e tre i momenti sarà la musica la musica di Hildegard von Bingen (1098-1179) a cura dell’
Ensemble Amethysta.
Sabato 25 maggio, inoltre, un appuntamento speciale nato dalla collaborazione
con l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni e Teatro Stabile del Veneto porterà a Vicenza Il baule dei mistici, un’azione corale sulla spiritualità di Eleonora Duse in occasione del centenario della morte della grande attrice, a cura di
Paola Bigatto, con gli allievi del biennio dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, nell’ambito di “Dall’archivio alla scena”, un progetto dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Cini e del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, ideato da
Maria Ida Biggi e
Marianna Zannoni.
Mentre
domenica 26 maggio alle 19:30 il programma chiuderà nel Chiostro del Palazzo Vescovile, con l’atteso appuntamento Il quotidiano innamoramento. Un rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri, poetessa, in dialogo con
padre Bernardo Francesco Maria Gianni, priore comunità San Miniato al Monte, e moderato da
Edoardo Camurri.
Grande spazio quest’anno anche alla musica e all’arte. Con i
3 eventi speciali ospitati al Parco della Pace - Jesus' blood never failed me yet con
Pietro Pirelli all’Arpa di luce, il Quartetto Quartini, la pattinatrice Elena Agosti e alcuni cori della provincia di Vicenza (giovedì 23),
La Buona Novella (dal vivo) con Perturbazione e Nada (venerdì 24)
e il concerto di piano solo del celebre pianista, compositore e produttore Dardust (sabato 25 maggio) - ma anche con il
dAbar, il cafè culturale temporaneo del Festival, che tornerà a vivere da venerdì 24 a domenica 26 nel cuore della città, in piazza Duomo, e che ospiterà la consueta proposta enogastronomica di qualità legata al territorio e
i concerti di: Ajde Zora balkan gipsy music, Afro Samba Duo , Combo Suonda - live impro, Hobophonics.
Tutte le info e il programma completo su
festivalbiblico.it