26/04/2025

Pubblicato in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, il libro si arricchisce della postfazione dello storico Carlo Greppi, offrendo così una prospettiva profonda e autentica su un passato che non smette di parlare al presente, sempre più tentennante a trattenere e conservare una memoria che è un patrimonio collettivo..
Al centro del racconto troviamo la figura di Giuseppe Fortuna, operaio e padre di famiglia, divenuto partigiano della Brigata “Martiri di Grancona”. Venne ucciso dai tedeschi il 25 aprile 1945, appena tre giorni prima della cattura di Mussolini, dopo un atto di straordinario coraggio che gli costò la vita. La narrazione si sviluppa su due piani temporali, grazie al personaggio di Luciano, figlio di Giuseppe, che nel 1975, trent’anni dopo la tragedia, ritorna a Lonigo per commemorare il padre e fare i conti con un’eredità fatta di silenzi, ricordi sbiaditi e profondo dolore.
Attraverso incontri familiari, racconti tramandati e la riscoperta di luoghi d’infanzia, Luciano intraprende un vero e proprio percorso interiore. Il romanzo riesce a mantenere un equilibrio delicato tra il racconto intimo e quello storico, offrendo al lettore uno sguardo toccante sulla memoria della Resistenza e sull’impatto che le ferite del passato continuano ad avere sulle generazioni successive.
“Guarda il cielo” è un’opera che emoziona e fa riflettere, capace di tenere viva la memoria non solo attraverso i fatti, ma soprattutto grazie al sentimento che li accompagna. Un atto di ringraziamento e rispetto a chi ha lottato e sacrificato tutto per un’idea di libertà, e un invito a non dimenticare mai.