Aperto solo su prenotazione.
DUOMO O CATTEDRALE DI SANTA MARIA ANNUNCIATA
La Cattedrale di Santa Maria Annunciata o Duomo di Vicenza si trova nell’omonima piazza ed è un imponente esempio dello stile gotico veneziano. Alla sommità si trovano le statue della Madonna con il Bambino e di alcuni santi compatroni locali.
Costruita nella seconda metà del Duecento, sul luogo di una preesistente basilica paleocristiana del V secolo (se ne conservano cospicui resti sotto l’attuale pavimento), ha subito modifiche nel Quattrocento, per poi conservarne la forma fino ai giorni nostri.
All’interno, al termine della navata centrale, al sommo di una grande scalinata si trova il magnifico presbiterio, che contiene il polittico di Lorenzo Veneziano composto da 29 tavole con la Dormitio Virginis e figure di santi (1366). La Cattedrale è arricchita da numerose opere d’arte, tra cui dipinti e sculture, che risalgono al periodo che va dal Trecento al Settecento.
In presbiterio si trova il grandioso altare maggiore, edificato da Giovanni di Giacomo da Porlezza e Girolamo Pittoni da Lumignano (i maestri di Pedemuro) (1534-1536) con profusione di pietre dure e marmi pregiati offerti dal committente Aurelio Dall’Acqua e che alcuni attribuiscono all’architetto Andrea Palladio (allora ventiseienne e dal 1523 attivo nella bottega dei Pedemuro).
Alla sinistra dell’arco d’ingresso, nella cripta, si trova la lastra tombale dell’arcidiacono Alberto Fioccardo attribuita ad Angelo di Giovanni da Verona, e sulla destra, quella di Battista Fioccardo; inoltre, testimonianze rilevanti della scultura quattrocentesca a Vicenza. Nella settima cappella a sinistra, si trova il lussuoso monumento funebre di Girolamo e Giambattista Galdo (1566-1574), con i busti dei due defunti, la Fede con la croce, la Speranza in preghiera e in alto la Carità. L’opera è di Alessandro Vittoria.
Opere documentate, attribuite al famoso architetto Andrea Palladio sono la cupola della cattedrale (1558-66), il portale laterale (1563) che volge a nord; si fa il nome del grande architetto anche per il Sepolcro Da Schio (1538).
A gennaio 2015, dopo un lunghissimo periodo di scavi e interventi che si sono succeduti dal 1946, è stata aperta al pubblico un’Area Archeologica di circa 750 mq, visitabile in specifici orari.