VILLA VALMARANA - MOROSINI

La realizzazione di questa villa veneta fu opera dell'architetto Francesco Muttoni nel 1724 per volere del Conte Benedetto Valmarana, su un fondo domenicale acquistato dai Valmarana nel 1550. Per eredità la proprietà passò alla famiglia Morosini mentre nel 1910 passò alla famiglia Emiliani.

Durante la Prima guerra mondiale la villa venne confiscata e adibita a deposito di munizioni ricevendone danni notevoli.

Nel 1917 venne ceduta al Comune che l'adibì a Municipio e a scuola elementare. Divenuta poi proprietà dell'Accademia Olimpica, dal 1980 ospita il CUOA (Consorzio Universitario di Organizzazione Aziendale) con annesso College.

La facciata principale esposta a sud è visibile da chi percorre l'autostrada. Lo schema compositivo ricalca quello della facciata posteriore, sicuramente la più nota, perché prospetta sulla via principale di Altavilla. La facciata anteriore è divisa in tre settori nettamente distinti: il centrale, le ali, gli emicicli. Nel corpo centrale dai quattro pilastri bugnati di base si elevano altrettante semicolonne ioniche, sulle quali si imposta una trabeazione continua. A raccordare il frontone con i due settori contigui più bassi son due volute addossate a pareti cieche a profilo obliquo a guisa degli spioventi delle navate laterali di una chiesa. Ai lati del corpo centrale, le due ali non sono innervate dagli ordini. A sinistra l'emiciclo si compone di cinque archi inseriti in strutture trabeate. La facciata posteriore ha uno sviluppo più unitario e coerente dell'altra.

All'interno il piano nobile ha nell'altissimo salone il suo nucleo spaziale più importante. Lo stile barocco lo contraddistingue: di tale gusto sono infatti le decorazioni in stucco che, pur nella loro sobrietà, danno un tocco di raffinata eleganza all'insieme. Il salone è adibito ad uffici e tutti gli ambienti sono utilizzati per l'attività di formazione del CUOA, così come l'ex Chiesa oggi adibita a sala convegni.