IL RIONE BARCHE
A pochi passi dalla Basilica Palladiana e da Piazza Matteotti, dove sono situati il Teatro Olimpico e Palazzo Chiericati (Pinacoteca Civica), si trova il rione “Le Barche”, un luogo storico che si affaccia sul fiume Retrone. I caratteristici vicoli dal sapore medioevale sono lontani dall’animazione delle strade vicine, in quanto gli edifici sono per lo più residenziali, con qualche bottega artigianale e negozi di antiquariato.
Fino al secolo scorso, in questa zona il fiume Retrone confluiva con il fiume Bacchiglione. Con la riforma idrica della seconda metà dell’Ottocento, infatti, per ridurre il pericolo degli allagamenti, l’acqua del Retrone fu fatta scorrere in un canale artificiale parallelo al corso del Bacchiglione e la confluenza dei due corsi d’acqua fu spostata più a sud, all’inizio della Riviera Berica.
Per la vicinanza con l’Isola, dove si trovava l’antico porto fluviale, nei tempi passati il rione era caratterizzato da concerie e filature, che occorrendo di scarichi e abbondanza di acqua, avevano trovato sede lungo i corsi dei fiumi.
Nel rione si trova il Ponte delle Barche, costruito perché vicino si trovava il porto dove i barconi scaricavano le merci trasportate per via fluviale, trovando poi ricovero per la notte.
La tipologia del quartiere risale dunque a età medioevale e ne conserva l’aspetto, pur con continue sovrapposizioni e sostituzioni attraverso i secoli.
Scultori e pittori si sono ispirati alle Barche, per il carattere un po’ magico del luogo. Lo scrittore Goffredo Parise, appena ventenne, vi ambientò il suo più significativo romanzo: “Il ragazzo morto e le comete”.