VISITARE CORSO PALLADIO

Ogni città ha una via principale: per Vicenza questa via si chiama Corso Palladio, 700 metri completamente pedonalizzati, che si snodano tra storici palazzi, negozi alla moda e caffetterie. Chi arriva dalla stazione ferroviaria giunge in Corso Palladio percorrendo dapprima tutto il rettilineo di viale Roma, quindi, attraverso Porta Castello, accede al corso che porta fino a Piazza Matteotti, dove a pochi metri uno dall’altro si affacciano sia il Teatro Olimpico, sia Palazzo Chiericati.

Passeggiare per Corso Palladio è un percorso quasi obbligato per chi desidera visitare il centro storico di Vicenza, ma allo stesso tempo affascinante per i maestosi edifici che si possono ammirare lungo la via, i tanti negozi, locali e caffetterie dove trovare ristoro.

Accedendo al corso da Porta Castello, compare subito sulla sinistra lo storico Palazzo Bonin Longare, ora sede dell’Associazione Industriali di Vicenza. Sulla destra, invece, si può ammirare Palazzo Capra-Piovini, ora sede dello store Coin. Poco più avanti, sulla sinistra, è visitabile la Chiesa di San Filippo Neri, detta dei Filippini. A metà del corso, la via interseca Corso Fogazzaro, altra conosciutissima via del centro storico. Proseguendo, sulla destra, si erge Palazzo Pojana (1566, progetto di Andrea Palladio, palazzo inserito nella lista delle opere Unesco) e Palazzo Trissino Baston, oggi sede del Municipio (1588, progetto di Antonio Scamozzi). Prima di arrivare in Piazza Matteotti si possono ammirare: Palazzo Thiene (progettato nel 1489, ma rivisto da Andrea palladio nel 1542); Palazzo da Schio (1477, detto Ca’ D’Oro per le dorature della facciata, purtroppo scomparse; la chiesa di San Gaetano Thiene (1721); la Basilica di Santa Corona (costruita tra il 1261 e il 1270); Casa Cogollo (detta Casa Palladio, ristrutturata nel 1560).

Corso Palladio in epoca romana è stato il decumano principale (l'asse est-ovest della città) nonché il tratto urbano dell'antica via Postumia. Nel medioevo era la strata major; successivamente fu chiamato Corso poiché vi si svolgeva il Palio.

Dal 1866, anno in cui il Veneto entrò a far parte del Regno d'Italia, divenne corso Principe Umberto, in onore del sovrano; nel 1943 la via fu intitolata a Ettore Muti, per commemorare la scomparsa dell’aviatore e due anni dopo, con la fine della Seconda guerra mondiale e la liberazione della città dalle milizie fasciste, divenne definitivamente Corso Palladio. Dal 1983 Corso Palladio è chiuso al traffico.

Indirizzo: Vicenza - Corso Andrea Palladio
GPS:45.5475313,11.5449589