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CHIESA DI SANTA MARIA NOVA
Santa Maria Nova è una chiesa di Vicenza della fine del Cinquecento attribuita all'architetto Andrea Palladio, che l'avrebbe progettata intorno al 1578. La volontà di costruire la chiesa, annessa al convento delle monache agostiniane di Santa Maria Nuova fondato nel 1539, fu disposta da Ludovico Trento nel suo testamento del 1578. E’ molto probabile che il progetto sia stato redatto da Palladio nello stesso anno e realizzato, dopo la sua morte avvenuta nel 1580, a opera del capomastro Domenico Groppino, il cui nome appare nei documenti.
Per il Palladio l’occasione è favorevole per applicare uno schema elaborato per la chiesa di san Francesco della Vigna a Venezia. La facciata è di raffinata semplicità, ma all’interno la piccola chiesa ricorda la cella di un tempio antico, interamente fasciata di semicolonne corinzie su basamenti, come in uno studio riprodotto ne “I Quattro Libri dell’Architettura”. Pregevole, la decorazione a stucco e il soffitto ligneo a lacunari.Caratteristico, il grande traforo in pietra che permetteva alle suore del convento di assistere alle funzioni dal coro pensile.
L’interno della chiesa era arricchito sia ai lati che nei lacunari del soffitto da tele dei maggiori artisti operanti a Vicenza nel Cinquecento e nel Seicento, come i Maganza, Andrea Vicentino, Palma il Giovane, Francesco Maffei e Giulio Carpioni, opere disperse a seguito della sconsacrazione della chiesa degli inizi dell’Ottocento.
La chiesa fu portata a compimento nel 1594. Il Seicento è stato il periodo di massimo splendore, ma nell’Ottocento dopo la confisca napoleonica cadde in stato di abbandono. Di proprietà del Comune di Vicenza, l’edificio è stato oggetto in tempi non lontani di un primo intervento di recupero.