L’identità di Nove è un tutt’uno con la ceramica. Il museo che ne raccoglie esempi di stili delle manifatture locali e regionali, dal 1600 ad oggi, è vissuto come la casa comune dove risiede l’intera storia della comunità. Il Museo fornisce un’ampia documentazione sulla varietà di stili, decori e materiali adottati nella produzione delle manifatture novesi, bassanesi e del territorio vicentino a partire dal Seicento e fino ai nostri giorni.
Sono esposte ceramiche provenienti da famose manifatture di Venezia, Treviso, Este, così come esemplari provenienti da altre regioni (Toscana, Lombardia, Trentino, Liguria) e dall’estero (Germania, Francia e Olanda). La produzione presentata è estremamente varia con decorazioni rappresentative dei principali stili.
Specchiere ottocentesche, in stile neorococò, rappresentano il fiore all’occhiello della collezione, mentre magnifici appaiono i vasi realizzati per le Esposizioni Universali nella seconda metà del XIX secolo, con cui i valenti ceramisti novesi seppero tener testa ai migliori produttori inglesi, francesi e tedeschi.
Nella sezione di opere contemporanee spicca, per importanza, il prezioso nucleo di ceramiche premiate ai Concorsi del Salone Internazionale della Ceramica dal 1949 al 1975, che conta circa 300 pezzi: sono opere di artisti italiani e stranieri, taluni divenuti nel frattempo celebri. L’opera più prestigiosa di questa sezione è il vaso con figure femminili di Pablo Picasso, datato 1950.