Il “Bivio Italia” è un incrocio che unisce una serie di strade militari di alta montagna costruite durante la prima guerra mondiale dagli Austro-ungarici sull’acrocoro dell’Altopiano tra la piana di Vezzena e la zona Ortigara, denominate strade degli arciduchi.
Ci si arriva per la strada statale della Val d’Assa da Asiago per Camporovere, Osteria tagliata, continuando sulla deviazione di destra per strada sterrata verso Malga Galmarara ed entrando in Val Scaletta fino al Bivio Basaxenocio. Qui, deviando a destra per Val Galmarara e sorpassando Malga Galmararetta, si giunge al quadrivio prospiciente la Malga Galmarara.

Si possono vedere in questo luogo resti di manufatti bellici, che ricordano un ex cimitero di guerra e indicano le basi logistiche  austriache risalenti agli anni 1915/1918. Nei pressi della casara della Malga si parcheggiano i mezzi e si prosegue a piedi per strada di sinistra percorrendo una mulattiera che porta alle immediate pendici del Monte Dubiello e si scollina da Val Galmarara in Val Portule.
Superati alcuni tornanti la strada porta  alla località “Monumenti”, dove sorge un cippo dedicato al Principe Eugenio d’Austria. La località testimonia, con innumerevoli resti di edifici militari, cucine, forni, alloggi, la massiccia presenza delle truppe dell’imperatore austriaco Francesco Giuseppe.

Ci troviamo quindi alla prima delle strade degli Arciduchi: la Eugen-Strasse che collega la Bocchetta Portule  al Bivio Italia. La strada che attraversa la località Monumenti è chiamata la Conrad-Strasse. Proseguendo in direzione Bivio Italia si passa per il grandioso centro logistico austriaco di Campo Gallina. Qui era sede del comando, di diversi magazzini, dell’Ospedale, del cimitero e della Tark Kapellen, una bellissima chiesetta in legno edificata dagli austriaci e di cui rimangono solo le fondamenta.Alla fine della guerra questa chiesetta fu smontata e ricostruita tra le rovine nel centro di Roana e vi rimase per diversi anni quale luogo di culto della popolazione tornata dal lungo profugato. A Campo Gallina è da ammirare il grandioso monumento ai caduti della VI^ divisione austriaca, semi nascosto tra i pini mughi.

Si può proseguire salendo verso il Dosso del Fine e ai piedi del Corno Verde (m. 2129), si continua poi in discesa dopo aver scollinato verso la Val Galmarara e si giunge al Bivio dove inizia la Karl-Strasse, strada dedicata all’imperatore Carlo e che collega il Bivio Italia  ai Covolini, sui rovesci dell’Ortigara. Al cippo situato al Bivio si gira a destra e si inizia la discesa per la Messenseffy-Strasse fino all’omonimo bivio dove sorge un altro cippo segnaletico, superato  il quale si arriva alle pendici del Corno Bianco (m 2044).

Si abbandona la carreggiata e per un erto sentiero tra i pini mughi, si sale alla cima del monte dove si trovano ancora ruderi di manufatti militari, postazioni di artiglieria e i resti dell’arrivo di una teleferica.
Da qui inizia una non facile discesa tra le rocce sommitali ed un’ampia distesa di pini mughi fittissimi fino alle Terre  More, quindi per  una facile mulattiera prima, e per  strada sterrata poi, si perviene al quadrivio di Malga Galmarara dove si ritrovano i mezzi per il ritorno.
Il percorso è interessante soprattutto per gli aspetti storici e per la flora e la fauna che si possono incontrare. Alcuni tratti, soprattutto quelli attigui al Corno Bianco, richiedono un certo impegno,  ma nel complesso l’itinerario è adatto a tutti.

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GPS:45.997498, 11.468054

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